domenica 12 dicembre 2010

ANCORA IO

Già scende la ruggine sulle fronde
ed io sono sempre io.

I lineamenti riflessi sono quelli di ieri,
fatte salve nuove pieghe imbrunenti come foschie,
e il fluire quieto dei giorni ignari,
e i respiri della notte che annulla i voli
leggeri dell'illusione breve
come battito d'ali.

E' con discrezione che il tempo passa,
silenzioso tra le distrazioni del daffare,
finte mete, reali fughe
da paure ignote che insostenibili premono
sulla debolezza del significato
e sulla consapevole non-scelta
di un equilibrio nella solitudine.

E ancora manca lo specchio al mio conversare
che innocente attende l'irreperibile testimone
e chiuso resta nell'incerta gabbia di leggere ombre
adornate in superficie da effigi di sorrisi,
e solo muore.

sabato 11 dicembre 2010

L'ATTESA

Dall'ambiguo richiamo del buio
lo sguardo bambino attende,
e ad ogni silenzio che punge
rinforza caparbio l'immagine assente,
e si aggrappa all'eco del  ricordo
che rincuora le labbra serrate
sul miraggio del soldato morto.

venerdì 10 dicembre 2010

LA NUBE

Così - all'improvviso
giunge la nube temuta
e spande il suo buio sulla mia ingenuità
che sapeva più di quanto vorrei
che il sole non sarebbe durato...

domenica 5 dicembre 2010

Blade Runner



« Io ne ho viste cose ...che voi umani non potreste immaginarvi…
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione…
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser…
E tutti quei… momenti ...andranno perduti nel tempo…
Come lacrime… nella pioggia…
È tempo… di morire… »

sabato 4 dicembre 2010

DI PASSAGGIO

Passiamo liquidi
lasciando fossili per nuove stelle,
interezze incompiute,
suole a tradire la terra,
contrapposizioni disarmoniche
alla vita ostili...

venerdì 3 dicembre 2010

LA RELAZIONE PERDUTA

Ho bisogno di te
e lo grido!
con la forza del terrore
per la perdita totale del senso,
e tu hai bisogno di me!
deve esserti chiaro
prima che sia troppo tardi
e che ci perdiamo soli
per le strade del mondo...

martedì 28 settembre 2010

ACCONTENTARSI

Riemerge quel fastidio di fondo
stasera,
impasta le viscere, inquina parole,
un'appena accennata elettricità che pesa,
una qualche ridicola difesa da ciò che già conosco:
l'interpretazione di un gioco 
tra vita e non,
che mi farà arrivare a domattina...
Col gelato sullo stomaco
indigerito,
o lo sperma.

lunedì 27 settembre 2010

...

Odio quando fai uscire il sole
nella tristezza che so gestire,
quando abbocco all'amo di un'euforia viziata,
conseguenza solo di una rinnovata dipendenza
che approfitta dei vuoti indifesi
per confondere i perimetri.

E odio la mia debolezza
che nutre la tua duttile resistenza,
inglobando ed espellendo,
perfetto funambolo omeostatico
con sguardo fisso allo scopo
non unico, ma perverso nel possibile.

Devo murare l'accesso a quell'angolo
dove produco illusioni deleterie e tempo perso!
oggi che vedo con chiarezza
ciò che non esiste...

mercoledì 18 agosto 2010

CON IL RESTO DI ZERO

Mi sento quel virgola qualcosa
in ogni circostanza
che mi fa pensare alla mia esistenza
come ad un errore calcolato,
un arrotondamento per eccesso messo in preventivo
nel grande disegno del caso.

Mi è stato assegnato un divisore decimale
che spacca a mezzo i miei intenti più modesti
che amorevolmente raccolgo e cerco di moltiplicare,
ma invece di addizzionare il risultato alla mia autostima
ne esce una sottrazione d'incanti,
con il resto di zero.

mercoledì 11 agosto 2010

ORAMAI

La reazione è tarda sulla cartina al tornasole,
Pavlov ne sarebbe deluso, ma non Darwin
che conosce il DNA, le origini
e le poche chances concesse dal caso.

Non c'è motivo ora d'essere sorpresa,
annaspare non fù utile all'impresa
e ovviamente il mezzo è partito senza colpa,
né sua né mia.

Nel mio stand-by di ore, oramai,
si susseguono incipit scopiazzati qua e là,
un'economia sommersa di vite parassite
che succhiano il tempo alla realtà.

sabato 7 agosto 2010

Poesia di mio figlio: LA MORTE

Radici invisibili ha
più in alto degli alberi stà
lassù fra le nuvole và
e mai, tuttavia, crescerà.

Non ha voce ma grida
non ha ali ma vola
non ha denti ma morsi dà
non ha bocca ma versi fà.

Lei ogni cosa divora
ciò che ha vita: la fauna, la flora;
i Re abbatte, le città,
rode il ferro, la calce già dura
e dei monti pianura farà.

Anche l'uomo non può resisterle,
nè con armi nè con fucili,
con carri armati o bombe nucleari;
Lei paura gli fà
e la vita con sè prenderà.

venerdì 6 agosto 2010

...

Non sempre la sofferenza
è purificatrice. Ogni luce
ha la sua ombra, e se non scendi sotto
a controllare, rischi di ergere te stesso
al dio supremo che non sei.

LA MORTE

Non fù il cessàr d'esistere il mio tormento,
non la notte senza nome oltre le colonne
d' Ercole,
non la torsione dei nervi spasimanti dolore,
nè il ruminare degli insetti nei secoli la mia carne.

Ma ciò che non fù, ciò che mancai con l'occasione
è ciò che spinge il mio angoscioso vagare
tra gli astri silenti,
la maledizione di andar in eterno sfuggendo
inguaribili rimpianti,
tra la colpa e la purezza l'anima mia terrena
dilanianti.

giovedì 5 agosto 2010

LE MONTAGNE

Celano misteri le montagne
nel loro silenzio che chiama.
Alitati sussurri ergono roccaforti
alleate del tempo
ove randagi demoni trovano rifugio.

Scoperte al giorno, smeraldee dune
si sovrappongono pretenziose
intagliando la membrana celeste
su cui le nubi scorrono amorevoli
a mitigare liti.

Di clorofilla le imperiose sfumature
riverberano al sole ogni inclinazione
e le vaporose pelurie muschiate
effondono il sudore della terra
agli spiriti in ascolto.

Ma sotto il peso del manto notturno
le impietose madri azzerano gli sforzi
dell'immaginario padrone,
che avverte gli ancestrali terrori,
cui ancora, però,
rifiuta di obbedire.

martedì 3 agosto 2010

...

Il mio disagio
è un elefante in un negozio di cristalli
che infrangendosi ad ogni mia mossa
rumoreggiano all'equilibrio in superficie
la mia goffaggine che stride al suo confronto.

Timido il mio istinto a ritrarmi nell'ozio
del dubbio, ma l'ampia solitudine prevalendo
affonda negli universi della mente
ove intere vite oltrepassano loro stesse
per schiantarsi contro il nulla...

lunedì 2 agosto 2010

SOLITUDINE

Sfonda il muro della decenza
l'urto gelido del silenzio,
dilatandosi ingravida lo spazio circostante
fino ad asfissiarne gli angoli e le ragioni.
Deborda morboso il pensiero
senza il limite della presenza,
imputridendo l'aria
infettata dal male furente,
pigro il veleno si impossessa dell'animo
e drasticamente
chiude il bozzolo al mondo.

Senza la rete delle mani,
solo,
il mostro cresce.

lunedì 10 maggio 2010

PIOGGIA

Fra portici d'ombrelli
la pioggia si attarda
in un silenzio di specchi
che assapora il mare alle caviglie.

Scaccio
la pesantezza che distrae le nubi
dal moto terrestre
e lascio percepire
il tuo esistere in me
attraverso il ricordo
che rosso spumeggia sulle labbra
lasciate sole dal vento.

Ancora la pioggia temporeggia
tra i giochi di sale che sgorga
dalle mani bambine,
e frastagliate emozioni
si schiantano
contro l'onda bianca di ritorno
dal canto della sera.

Schiude l'occhio su fossili lisci
di tempo ormai guarito dalle parole
e si allontana l'orizzonte futuro
del pallido cuore
il cielo cavalcando.

Chino la testa e spero
di trovare al mio ritorno
le tue porte aperte sul mio corpo
e le tue calde domande
aperte alle mie risposte bagnate.

Di pioggia.

domenica 9 maggio 2010

DESTINO

Sono nata contro vento
infastidendo gli equilibri,
estranea mio malgrado alle regole condivise,
fiancheggiando il vetro di confine
con curiosità riverente
per la naturale operosità senza ombre,
per la tranquilla padronanza di sè
di chi sa perfettamente,
e con la colpevole rabbia senza spiegazioni
madre del cupo costante terrore,
privato di ogni dubbio o illusione
dai puntuali, limpidi segni,
per i miei soli occhi,
come a un'anima condannata
a scontare la sua pena.

sabato 8 maggio 2010

VITA

Come un boato
squarcia il buio l'alba nostra!
Aghi negli occhi dell'universo
improvvisamente sventrato
dall'atroce volontà cieca di sangue,
dal parto feroce che strazia
le carni della reazione chimica
da cui sgorga incessante il vomito
dell'ingozzante divoratore
che di lucida follia assassina il silenzio del caos
stuprando lo spazio come atto estremo
della sua essenza,
violentemente viva!

venerdì 7 maggio 2010

...

Macera mosto
nel mio ultimo scudo,
mi adula di sensibilità non richiesta
mentre annaspo fra convinzioni opposte
e ricordi di speranze
più numerosi dei traguardi concreti.

Sono in attesa sulla linea di partenza da così tanto tempo
che la pozza di sangue si è fatta mare,
in cui deliranti emozioni bramano l'oblio
come unica possibile sopportazione.

giovedì 6 maggio 2010

E INVECE NO

Nella foga del non commettere errori
ne commetto di irreparabili;
l'oleosa stizza d'orgoglio su cui scivolo
m'imbroglia di inevitabile destino
e mi rende ariete
contro il muro di sempre.

Con orrore di pietra vedo il tempo calpestarmi
e passare oltre, a me indifferente,
sì che con ossuto silenzio supplico
che il mondo mi veda, e con ciò mi assolva
per aver crudelmente ferito senza motivo
chi ritenevo giusto ferire,
e invece no.

mercoledì 5 maggio 2010

LETTERA A UN AMICO


Caro amico,

scrivo a te che sei l'intelligenza migliore che conosco per condividere un pensiero inaspettato che questo primo di Giugno, senza motivo apparente, mi ha voluto conciliare. Mi accorgo solo ora, infatti, mentre guardo fuori dal finestrino del treno che mi porta a Bologna, che il tempo, il mondo, la vita, nel loro scorrere continuo, mi sono andati oltre. Mi accorgo, cioè, di essere ferma, da molto tempo.

Tu sai che ho impiegato molti anni per arrivare a conoscere me stessa, per guardarmi dentro senza paura, per imparare a volermi bene. Gli ultimi di questi, poi, sono stati quasi infernali, sono accadute cose che mi hanno segnata fortemente, ma che mi hanno anche permesso di arrivare al punto in cui sono ora: so chi sono, quanto valgo, in cosa credo, cosa voglio. Tesori, insomma, tesori immensi che ho agognato per tutta la vita ed ora sono miei di diritto, li ho conquistati con sudore, lacrime e sangue.
Un punto di arrivo, quindi. Momento conclusivo in cui solitamente arriva il premio a riconoscimento del duro lavoro svolto. E mi sono fermata, ad aspettarlo.
E sai cosa è accaduto? Nulla. Non ho ricevuto alcun premio, nessuno mi ha guardata riconoscendomi. Sono qui ferma da 5 anni al mio punto di arrivo, con i miei trofei in mano, gli ideali in cui credo e in cui mi riconosco, ma nulla è accaduto. Il tempo, il mondo, la vita hanno continuato a scorrere come prima.

Ora, in questo mattino largo e bianco in cui mi trovo immersa, mi sono resa conto che le mie conquiste di immenso valore sono diventate pesanti valigie che devo lasciare, per proseguire. Perchè c'è altro da imparare. Ciò che sono rimango, ma è il momento di oltrepassare me stessa e andare avanti. Con il tempo, con il mondo, con la vita.

S.

martedì 4 maggio 2010

PERSA E' LA MISURA

Avanzando abbattiamo limiti
che sono argini
al traboccare di noi stessi,
e senza i quali veniam travolti
dai nostri giorni di vergogna!

E nell' inutile tempo
si scioglie la ragione della giusta sentenza,
cui primitivo istinto, ancora,
non vuol porre rimedio.

domenica 2 maggio 2010

...

Sto sulla soglia
e vi guardo
assaggiare quel nettare
che per beffa del caso
non assaporerò mai,
e m' intenerisco di me
sola a comprendermi,
amorevole e impotente
madre di me stessa.

sabato 1 maggio 2010

ORA

Aspetta, ora,
l'anima ha bisogno dei colori dei vasti piani,
il respiro ha bisogno di vedere il cielo,
gli occhi di assaporare i frutti dolci dei filari.

Guarda,
vedi come si posa la luce sulle chiome esplose
e gli alberi pudichi si chiudono a ombra,
vedi come rivela l'acqua il suo argento dorato?

Ascolta,
lo spazio si fa vento e chiama a raccolta i fratelli,
la terra gaudente fermenta penetrata dal sole
e ogni voce è densa di profondo silenzio.

Senti,
scorre il mare fin dentro le vene aperte,
le onde schiumano la riva rinvigorita
e il deserto di sabbia trasluce miraggi.

Riposa, ora,
lascia che entri soltanto commozione,
'chè del pensiero
non è il momento.

giovedì 29 aprile 2010

BURATTINO

Urgente
è recitar bene la mia parte,
sì che nessuno si accorga della mia esistenza
e io possa sopportare gli sguardi
nell' attimo in cui sfiorano la superficie
e svelti si allontanano
per non dover mutare l'espressione.

Non si dissolva mai il dubbio
che tutti noi stiam recitando,
che l'apparenza è tutto ciò che resta,
che per la fretta scordammo i motivi,
che col passato perdemmo il futuro,
che se togliessimo il tendone al teatrino
vedremmo i fili...

mercoledì 28 aprile 2010

R.

Nel mistero senza fondo
del mio sentimento per te,
dove amore e vergogna
sembrano confondersi,
scorgo il presagio del mio destino
come un brivido nel tempo
di desideri inespressi
di impossibili significati
di segreti insensati...
e mi duole esser prescelta
per un inutile amore
che renderà ancor più vana
la mia già sprecata esistenza.

lunedì 26 aprile 2010

...

Spendo
per tenermi aggrappata al mondo
che disprezzo
come un alcolizzato alla bottiglia.
Sono schiava di me stessa
per dispetto.

sabato 24 aprile 2010

SARA' TRISTE MORIRE

Sarà triste morire,
dopo il tempo sprecato
come asettici ingranaggi
di un meccanismo artificioso,
a rincorrere clessidre
e inaffidabili ricchezze
che non saziano appetiti.

Sarà triste morire
coi sogni essiccati
da un infruttuoso sole
che esangue compatisce i propositi,
rei colpevoli di distratta memoria
che sempre commette
i medesimi errori.

Sarà triste morire
nell'ora del disincanto
che purificherà gli occhi
e i veli dell'ultimo istante riveleranno
lo smarrimento di ogni valore,
l'inquietudine di ogni fede,
la sonnolenza di ogni verità,
l'inganno di ogni giustizia,
l'opportunismo di ogni filosofia,
lo sfruttamento di ogni ideologia.

Sarà triste morire
all'esaurirsi delle domande,
nell'evidenza vergognosa delle risposte
già date dalla storia.

giovedì 22 aprile 2010

SUL SENTIERO

Quando anche l'ultimo legame
sarà reciso,
sarà lieve il passo sul sentiero,
docilmente l'aria entrerà nitida,
il rancore giacerà inerme alle mie spalle
e sereno il cuore
poserà lo sguardo sul tramonto del sole.

mercoledì 21 aprile 2010

PERSEVERARE E' UMANO

Collassati i falsi miti implodono
sgretolando identità
indebolite dallo svuotamento di ogni ideale,
e nude paure disvelano il fallimento
in cui affogano disillusioni.

E noi
privati d'ogni riferimento credibile,
resi soli dai troppi tradimenti,
vilmente accettiamo, al fine,
passivi spettatori del ciclico ritorno...
l'eterno ripetersi dell'umano perseverare.

martedì 20 aprile 2010

L'OCCASIONE MANCATA

Buio gorgo di vergogna
inghiotte l'ultimo colpo di coda
dell' immensa tracotanza,
insignificante meteora
di cui non era tempo
nè ormai motivo.

lunedì 19 aprile 2010

POETI

Nella solitudine del presagio
le sentinelle di vedetta
eterne orfane son d'orecchio
per cassandre parole,
sì che l'intuizione del possibile
è sempre fuori tempo.

E' bene di segno negativo
la poesia.

domenica 11 aprile 2010

E' STATO BELLO RIVEDERTI

Lineamenti accantonati
riemergono remoti
nel particolare movimento del collo
nella piega inusuale delle labbra
nella ruga curva dell'occhio,
e allora sì ti riconosco
esattamente come non ti ricordavo,
e audaci speme dure a morire
accorrono prontamente al vetro
come ventose appese alla finestra
di un altro destino.

lunedì 5 aprile 2010

IL PITTORE

E di nuovo il pittore
afferrò il pennello tra le dita,
con disperazione
lo intinse nel riflesso dello specchietto
e violentemente iniziò a schizzare
nell' aria
gesti strappati di collera
come un folle direttore d'orchestra
percuotendo quel mondo di schiena
sbranando la propria vergogna
piangendo sudando e gridando lo strazio
del mendicare briciole
da vite altrui!

giovedì 1 aprile 2010

SE PENSO L'ANIMA

Se penso l'anima,
nel momento del terrore
in cui ogni luce perde l'orizzonte,
la immagino che s'impiglia,
nel suo migrare,
ai rami di un salice buono
che subito la lascia andare
e nuotando nell'aria umida dell'alba
si riflette negli specchi della pioggia.

Se penso l'anima,
nell'istante in cui non avrò braccia
per trattenerla,
la spero fissata per sempre
sulle rocce ruvide dei monti,
tenuta stretta dai ricami delle parole,
o incollata da resina d'ambra
alla polvere che il vento trascina
per le ere infinite del tempo.

Se penso l'anima,
nel momento in cui
si riappropria del mio respiro,
la vorrei avvinghiata alle note
dell'opera da lui più amata,
affinchè resti così cullata
dagli arpeggi della musica
mentre risalgono danzando
i raggi del sole che muore.

martedì 30 marzo 2010

EPPUR SI MUOVE

Incubate in celle da isolamento
mute le sentinelle armate
segnali codificati lanciati nell'etere
rotolanti buchi neri risucchiano lo spazio
vuoto da prigione vuota
buio spalancato su leggére vibrazioni
osceno pensiero sfugge all'autocontrollo
batte lo sgomento, tic tac...
solo il respiro trattenuto...
su puntini di sospensione...

domenica 28 marzo 2010

FATO

Solcano arate quattro righe
sul palmo mancino,
formano due irte cime montane
che si intrecciano a valle
confondendo i versanti;
scorre lungo questi
il corso della mia vita,
frastagliata e accidentata
come so bene
ma più misteriosa,
e un rigagnolo scende impudico
verso le vene,
interrompendosi poi a metà
indeciso se proseguire
o cambiar sentiero;
pian piano come lisca si apre
e diviene più esile
ad ingannar le tracce
confuse nella nebbia secca della pelle,
come i giri in tondo di un tronco
a segnare gli anni;
son pieghe zingare
che da lontano sussurrano
celando segreti destini
e magie
ancora da compiersi.

sabato 27 marzo 2010

TANA

Tana di parole e morbida musica,
profumano dolcezze nel rifugio,
rallentano battiti amari,
condensano emozioni vaporose
intorno al nucleo di colore nuovo.

Mi chiudo in neutra placenta,
ricarico lo spreco di svendute energie,
fisiologica difesa di senso smarrito,
'chè il pensiero ha preso un'altra strada
e mi sono persa nell'assurdo.

L'anima chiama stupefatta
dal mio silenzio, che grida
ma non segue, perché segue regole altre
slegate da ambizioni e talenti,
e imbruttiscono lo specchio dei sogni.

venerdì 26 marzo 2010

PROVARE A...

Decentrarsi,
assentarsi un momento dalla soggettività
e fluire
indagando il sentire, fino a cogliere
la vibrante moltitudine umana
di ardenti passioni densa,
e di allumati suoni;
spingersi oltre l'innegabile orrore
e riuscire,
restando in ascolto, a scorgere
la forza del volere corporeo,
capace di dar vita a Dio
e a Dio
dar anche la morte.

giovedì 18 marzo 2010

E COSI' SIA

Ghiaccio tagliente che ammutolisce,
preciso il calcolo
da lungo tempo trama raziocinio,
vanitoso orgoglio di vittoria
- scontata, non meritata -
arida terra che nulla produce,
solo consuma
per il proprio piacere,
anche le altrui vite.

Bugiardamente piega parole
al bersaglio prefisso,
rapace depreda senza domandare
silentemente, pazientemente,
tanto certa è la giustezza della parte
di chi ha denaro per comprare:
tutto ciò che può, deve!
Il fine giustifica i mezzi,
anche la Chiesa uccise in nome di Dio.

mercoledì 17 marzo 2010

...

Futile distorsione
è la scelta tra due dolori,
guerra tra poveri che nulla produce;
i topi sanno di essere in trappola
nei laboratori dissennati del quotidiano,
e quasi sempre vani
sono i convincimenti autodidatti
che in certe ore del giorno
intimamente castellano di sabbia,
come attori davanti allo specchio.

martedì 16 marzo 2010

TACITI MA INEQUIVOCABILI INVITI

Diligentemente
ho sgrassato a fondo parti di me,
limato inaccettabili imperfezioni,
smussato eccessi emotivi,
disconosciuto deboli mancanze,
svuotato inutili cassetti,
scrostato impossibili ambizioni,
stagliuzzato sentimenti non corrisposti.

Ora,
ridotta al minimo di me,
larveggio accettabilissima
in salotti di sorrisi plastificati
e vetrine di sacrosanti luoghi comuni,
e sulla via del ritorno,
rasentando l'ombra lungo i muri,
annuso frugali briciole di verità
che colleziono nell'armadio dei ricordi.

lunedì 15 marzo 2010

PRESTIAMO ATTENZIONE

Non è malattia
l'anima che si difende
dalle arroganti violazioni dell'annientamento,
dalle aggressioni dell'indifferenza arida,
dalla volgare avidità che specula!

Non è pazzia quando l'anima grida
di non poterne più di essere figlia e madre,
di dare senza ricevere
ciò che sempre è dovuto
e mai è abbastanza!

Non è banalità il bisogno dell'anima
di ricevere amore e compassione
da mani strette in girotondi,
catene di carne
finalmente purificata!

venerdì 12 marzo 2010

POESIA DI NON-AMORE

Sei un maglione alla rovescia
che indosso giorno e notte,
scomodo assurdo ridicolo;
vorrei tirare un filo
e vederti disfare tra le mie dita,
con l'espressione tua stupita
di chi crede di ricevere un torto immeritato,
perchè grande è il tuo coraggio
di uomo assente per fuga,
che con tenace, femminile ingenuità
penso ancora di veder tornare
per un improbabile premio fedeltà.

giovedì 11 marzo 2010

MI RAGGIUNGONO RICORDI

Mi raggiungono ricordi legati ai fili
stretti ai polsi di canzoni,
profumano di Marzo le visioni di luce
sui colli ondulati di vento,
sanno di primavere verticali di colore
e di insaziabili freschezze
ancor più vivide del presente.

Somigliano, i ricordi che mi raggiungono,
ad un amore ideale, totale ed eterno,
vivo e vegeto negli universi paralleli
che la forza della passione sa sognare,
e a spirituali armonie che conducono sapori
come promesse non mantenute dal destino,
ma che riconosco come mie.

mercoledì 10 marzo 2010

OSSERVO

Osservo, ad ogni respiro, le comparse
nel carpe diem delle loro esibizioni
e con bramosa invidia mi domando
cosa sarà quel che loro hanno compreso
e io non ho.

Osservo con attenzione quasi ossessiva
ogni gesto, ogni espressione,
che paiono così banali e ovvi, così normali...
con sgomento constato la sicurezza,
la lucida razionalità al cui cospetto
la mia pazzia, pallida, si ritrae.

Osservo e monitoro il pericolo,
sempre in agguato,
di poter essere riconosciuta come folle;
non credo potrei sopportare l'esilio
da cotanto odiata umanità!

martedì 9 marzo 2010

TORNO SUBITO, FORSE.

Praticamente assente da me
per impegni di questa vita in prestito,
lasciate un messaggio
nell'etere di domani,
se ripasso rispondo.

lunedì 8 marzo 2010

VORREI PARTIRE

Vorrei farmi recapitare
al polo opposto alla quotidianità,
ove disvelare volti occhi profili
che ora intuisco solamente,
limarne i contorni distratti
intravederne i destini,
spiarne vergognosamente
le abitudini parallele,
che nulla sanno di me e di te.

Vorrei pestare strade inedite,
ingoiarne distanze,
sezionarne ciottoli e angoli,
e ad ogni passo del tempo
sentire dolorosamente, profondamente,
che sarà l'ultimo e irripetibile,
e conservarne emozionata il ricordo
in comunione con te.

domenica 7 marzo 2010

SE AMI CHI T'AMA

Se ami e lui t'ama,
che cos' hai da lamentare?
Non comprendi, stupida,
di aver ricevuto il più raro dei doni?

Io t'odio perchè ami chi t'ama,
di un odio furioso e indecente,
perchè nulla vali più di me,
nulla hai fatto,
nulla meriti più di me!

Tu, che nemmeno t'accorgi
che la tua vita ha un senso
che la mia non ha.

venerdì 5 marzo 2010

NON VOGLIO GUARDARE I TUOI OCCHI

Non voglio incontrarli quei ricordi nei tuoi occhi,
l'irriconoscenza beffarda del destino di un angelo
riflessa nel tuo sguardo dolorante e muto.

Non voglio riconoscermi in quella amarezza
che sigilla le speranze, come fossi già morta,
in un cimitero di tempo perso a far nulla.

Non voglio riflettermi in quello specchio che porti
dove assolutizza il senza senso dell'esistenza,
poichè niente è più crudele della verità!

giovedì 4 marzo 2010

DI NOTTE

Si insinuano nelle parentesi del sonno
infidi improvvisatori di ritmi
e maschere, falò crepitanti
che ansimano carne di vittima sacrificale,
e al centro della polvere, al ritmo tambureggiante,
la spavalda serpe sorride
paziente,
eseguendo la sua danza di morte,
che attende...

lunedì 1 marzo 2010

...

Non produce beni mercificabili
l' inquietudine dell' incessante indagare,
non fornisce responsi accettabili
la perenne compulsione del tendere oltre...
Così mi occulto dietro espressioni in prestito
ostentando un emulato contegno,
e mi chiudo a pensarmi tra i grandi malati
decisa a non offrire il fianco dell'anima
all'arrogante materialismo borghese
che fà di un poeta
un disadattato.

sabato 27 febbraio 2010

L'IO

Lacera l'Io
l'abisso che separa
il dentro dal fuori,
filo spezzato
che disunisce il noi da noi,
solitudini luccicanti di strass
inquiete rinnovano il trucco,
precario equilibrio
di rabbia su tacchi a spillo,
smaltata paura
ostenta il rosso e distrae
l'Io dal me.

giovedì 25 febbraio 2010

mercoledì 24 febbraio 2010

NON LASCIAMO CHE RIDANO DI NOI

Non lasciamo che dicano di noi
che non siamo più esseri umani,
che la dignità è perduta
nell' evidenza della storia
quando ci vendemmo al migliore offerente
accontentandoci del minimo,
umiliandoci nella perdita del pensiero critico,
convincendoci che va bene così,
e chi si lamenta è un deficiente!

IN TRENO

Molti dormono,
i più fortunati ad occhi chiusi,
gli altri ad occhi aperti
rassegnati a pensieri urgenti
e stanchi;
e passano, dietro quei vitrei,
rabbie e solitudini
che il giorno placa e riempie,
ma che la sera, in treno,
non perdona.

martedì 23 febbraio 2010

PASSAGGIO

Non v'è punto d'origine motivante,
nè meta ultima rispondente,
ma solo uno scorrere ordinato
di caotici non-sensi.

Eppure,
in questo errare vergognoso,
si cela perdurante l'ombra
di un' agognata dignità.

lunedì 22 febbraio 2010

SOLO PER CASO

Banalità e superficialità,
che facili doni sareste stati!
Così leggeri e frivoli,
come pesereste meno
sul mio respiro,
e quanto meno ridicola
potrei sentirmi,
pur essendolo di più!

domenica 21 febbraio 2010

QUEL CHE GIA' SAI

Non è felicità
quella che chiudi con un sorriso,
non è spensieratezza
quel riflesso in luciccanti pupille,
non è gioia infantile
quella che ti passa vicino ai giochi,
ma è tutta la durezza che già presagisci,
che vedi agire lentamente in me
fino a farmi morire.

sabato 20 febbraio 2010

CHIUSO PER MALATTIA

Non trovo l'origine del filo,
non riesco a risalire il ragionamento,
dove si nasconde l'immagine salvifica?
non so scegliere il sentimento
per saltare il fosso e andar dall'altra parte,
dell'agire non sono figlia desiderata,
non ricordo come contenere il disgusto,
le regole per capire le ho perse
nel retrobottega,
in quale tasca sono finite le chiavi?
non ho più un motivo per rimanere,
oggi chiudo.

venerdì 19 febbraio 2010

MENO CHE UNA POESIA

Scrivono poesie d'amore, le poetesse,
ma io che poetessa non sono
non cado nell' inganno
che tramuta un bisogno
in sentimento.

giovedì 18 febbraio 2010

SOLO SFOCATAMENTE

La sala del tè, la pasta al cioccolato,
paiono ricordi di un'altra vita
incatenati al suolo d'asfalto,
macigno al piede del suicida del lago,
fissità del movimento perpetuo,
rumore di cose solo immaginate,
morto pensiero.

E dovrà ricominciare da capo il figlio
per fermo restare,
nella notte dei tempi si perde
l'ingiustizia cieca dell'essere,
nonostante gli scritti millenari,
parole col sangue
inutilmente versato.

mercoledì 17 febbraio 2010

LA FORZA DELLA VITA

Succede
che si avvinghi alle caviglie l'edera velenosa,
lentamente risale millimetri di pelle,
discreto cancro si impossessa del corpo
infrangendone la volontà,
pezzo dopo pezzo,
finchè la disperazione debordando
si tramuta in ciò che nessun vivente
può sopportare,
il disvelamento del Dio inesistente.

Non c'è ritorno da tale rivelazione,
perchè insostenibile è il peso
del più vuoto nulla.
Ma priva di bivi è la strada
che poco meno che arrendevolmente
percorro,
e mi meraviglia la vita
col suo malleabile perdurare,
comunque.

...

Siamo fieri di cosa?
Quasi tutto il prodotto è futile e ingannevole,
e anche al netto dell'inganno
ci si ritorce contro l'idea
perchè vuota.
Ed è vuoto che pesa
e muove cannoni lontani,
a sottoscrivere con la sinistra
la nostra stupidità!

martedì 16 febbraio 2010

lunedì 15 febbraio 2010

CREPUSCOLO

Viola è il crepuscolo,
come l'ombra di un presagio
scende sul mio essere,
prigionieri del passato mi fissano fantasmi
e nel silenzio di morte
l'umido tanfo di decomposizione
si spande nell'oscurità di piombo.

Un solo piccolo lume
disperatamente chiama,
così mi lacero
metà alle doloranti radici
e metà ai petali,
che ancora godono della luce dell'orizzonte.

domenica 14 febbraio 2010

SOPRAVVIVENZA

C'è un vuoto, fuori,
che si estende dentro.

Ho sempre più osservato
che vissuto,
e quand'anche ho lottato
ho sbagliato nemico.

Al nulla ho preferito la sofferenza,
maggiore (non migliore) compagnia,
ma dal baratto
qualcosa in più mi aspettavo.

Continuo a portare me stessa
agli appuntamenti (tu chi mi hai portato?),
ma c'è una piega della vita
che proprio non riesco a penetrare.

Che farmene, allora, di un tesoro
sigillato nel profondo enigma
di piramidi millenarie?
Conquista fine a se stessa...

Eppure,
finchè del mio dolore
riuscirò a fare poesia,
sarò viva quanto basta.

venerdì 12 febbraio 2010

CITY

Tirannico il monovalore impera
su neoautismi giapponesi
su nevrotiche fobie di massa
su autoisolamenti fetali
su irrazionali aggressività esplodenti
su estatici simbolismi religiosi
su mercificate identità usa e getta...
Resti di sogni schizzati sui muri
di una metropoli metastica
in attesa dell'apocalisse.

martedì 9 febbraio 2010

TORNANTI

Ritorni di pensiero giravolte
dal bianco al nero
in un zip tocco un'altra corda
un bottone una porta
il dentro chiude al fuori
e tengo duro, tanto dove sta scritto
che hanno ragione loro?
torno al ricordo rotondo
e mi adatto mi fletto al vero
del volere che ruota il mondo,
perdersi non conviene
c'è il dirupo freno
inverto all' indietro e vedo
inarcarto il ponte del rientro,
rovescio le tasche della regola
e trovo la chiave cercata
il risvolto del pensiero
lo afferro e riemergo:
un pezzo di orizzonte curvo
l'ho dentro anch'io allora
ritorno e mi capovolgo,
son fatte per volare
le ali!

lunedì 8 febbraio 2010

.....

Patisco lo specchio di domani
nel silenzio dell'unica premura
che amaramente non raggiungo,
e pongo inchiostro volumetrico
a compensare spazi
svuotati dalla fuga.

domenica 7 febbraio 2010

SPOSTATI

Spostati, adesso,
e lascia spazio al rancore
qui, dove il sangue non coagula,
dove il fallimento del meglio di me
mi riduce all'inutile,
e la rabbia
si sazia col dolore!

giovedì 4 febbraio 2010

UN DI' L'AMORE

Un dì l' amore
mi sedette accanto,
o il suo riflesso soltanto,
ed io confusa non gli chiesi nulla
a parte il tutto che gli chiesi,
ma fraintesi.

mercoledì 3 febbraio 2010

Riflessione: CADUTI NELLA RETE

Ci iscriviamo a communities
in nome della socialità,
viviamo sui social networks
in nome della tolleranza,
apriamo forum
in nome dell'apertura al dialogo,
esaltiamo il web
in nome della democrazia...
Ma ergiamo nuovi muri
dove muoiono soliloqui,
dove pensieri vengono sbranati,
dove la morale trasborda,
il luogo comune impera,
dove nessuno ascolta,
al sicuro davanti a schermi disinfettati,
virtuali mascherine antibatteriche
senza contatto.
E rinnoviamo elite,
cerchie ristrette di membri fedelissimi
alle rigide regole del gioco.
Tracotanza e ipocrisia
la nuova retorica,
mai pillola fù più indorata
di questa nuova finzione,
mai maschera più simile al vero,
mai inganno più globale!
Siamo sintomi di una pandemia fatta di catene,
potrà la rabbia salvarmi
o sarà l'ultima malattia?

martedì 2 febbraio 2010

LO SGUARDO DEGLI ALBERI

Nevica
sotto i deformi arti scheletriti
che protesi si inchinano al passaggio,
giullari irriverenti riveriscono
il falso Re.

lunedì 1 febbraio 2010

IL MALE DI SCRIVERE

Rincorro parole
precise,
nevrotiche
sinapsi frugano angoli,
ossessivo chiodo
e ossigeno;
mi contorco nella ricerca,
tendo muscoli mi allungo
per afferrarle,
le sfioro
con la punta della lingua,
le stringo
fra dita e penna
ma scivolose sfuggono
solo un attimo prima,
e altre già mi tentano
mi confondono,
ma mi scrollo!
Scrivo cancello riscrivo
inchiostro su inchiostro
encefalogramma della follia;
segni simboli significati
danzano in circolo,
mi inebriano,
mi sorreggono
e con me il mondo.

sabato 30 gennaio 2010

Poesia di mio figlio - La Primavera

Dolce Primavera che solletichi la mia mente
quando arrivi e il cielo schiarisce,
gli uccelli cinguettano come un canto
che avverte del tuo arrivo,
gli alberi fioriscono e i petali
trascinati dal vento
passano sopra di me,
allora guardo in alto
e vedo tra quei petali delle porte
che si spalancano per farti entrare.

venerdì 29 gennaio 2010

SHOAH

Devo solo arrivare a sera
nelle larghezze orfane di profondità
di questo inferno senza prospettiva,
devo solo arrivare a sera.

Devo solo arrivare a sera
nella logica slegata da sintassi
di questo discorso spoglio di parole,
devo solo arrivare a sera.

Devo solo arrivare a sera
nella ragione folle priva di domande
di questa equazione sprovvista di uguale,
devo solo arrivare a sera.

Devo solo arrivare a sera
nella teoria senz'altre ipotesi
di questa legge fuor di parlamento,
devo solo arrivare a sera.

martedì 26 gennaio 2010

UN MOMENTO

Mi riapproprio del mio sguardo di bambina
e rivedo le stesse case di allora
illuminate dall'alone del futuro
e mi viene quasi da credere
che si può,
fissare un momento per sempre.

lunedì 25 gennaio 2010

LA DIFFICILE ARTE DELLA SEDUZIONE

Semino frazioni di sguardi
con circospetto intento femmineo,
ami mossi men che di misura
ad assicurar dignitosa fuga
al fallibile provocar la seduzione.

E fallisce.

lunedì 18 gennaio 2010

CAMBIO CASA

Irrecuperabili frammenti
nel guscio presto vacuo,
irreversibili tracce di me
sotto pelle di calce occultatrice,
impotenti testimonianze
di quotidiane battaglie all'impercettibile.

Disincantato sguardo oramai
rivela la dozzinalità di momenti
un tempo apparsi meritori di cornice,
crudelmente spogli ora dell' illusione
restan soltanto disarmati riflessi
di sfocati sorrisi da imballare.

Ordinarie memorie sanguinano
allo scricchiolio consunto
del serrarsi dell'ultimo portone,
di giorni ermetico archivio
incurante del mio non aver ancora concluso
i progetti fatti con sincera intenzione.

Volto le spalle con rabbia feroce
per ciò che dietro lascio
e davanti più non ho;
ma non sciupo parola d'addio
per vano orgoglio senza resa
al congedo non ancora definitivo.

domenica 17 gennaio 2010

VERSO SERA

Dietro l'angolo dello stomaco
scende, verso sera,
un silenzio solenne di incenso.

Nella cattedrale delle mie stanze,
al flebile lume delle candele,
pellegrinano verso l'altare i sensi:
sollevato respiro scioglie i nodi,
disvela misteri anzitempo impenetrabili,
e affreschi d'antro buio trapelano.

Economie di emozioni risalgono,
ora libere, la fune dei ricordi
e tacciono parole improprie
nel sacro luogo, ove solo disteso sorriso
può significare.

Al fuoco fatuo della mia esistenza
sacrifico le di ieri ansie,
e dell'ormai leggera nuda terra
faccio soffice culla di rotolata pietra.

sabato 16 gennaio 2010