venerdì 6 agosto 2010

LA MORTE

Non fù il cessàr d'esistere il mio tormento,
non la notte senza nome oltre le colonne
d' Ercole,
non la torsione dei nervi spasimanti dolore,
nè il ruminare degli insetti nei secoli la mia carne.

Ma ciò che non fù, ciò che mancai con l'occasione
è ciò che spinge il mio angoscioso vagare
tra gli astri silenti,
la maledizione di andar in eterno sfuggendo
inguaribili rimpianti,
tra la colpa e la purezza l'anima mia terrena
dilanianti.

Nessun commento:

Posta un commento

Gentile amica/o, grazie per avere letto le mie poesie, spero tu le abbia gradite e abbia voluto lasciare un tuo commento. A presto!