ne commetto di irreparabili;
l'oleosa stizza d'orgoglio su cui scivolo
m'imbroglia di inevitabile destino
e mi rende ariete
contro il muro di sempre.
Con orrore di pietra vedo il tempo calpestarmi
e passare oltre, a me indifferente,
sì che con ossuto silenzio supplico
che il mondo mi veda, e con ciò mi assolva
per aver crudelmente ferito senza motivo
chi ritenevo giusto ferire,
e invece no.
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Gentile amica/o, grazie per avere letto le mie poesie, spero tu le abbia gradite e abbia voluto lasciare un tuo commento. A presto!