lunedì 27 settembre 2010

...

Odio quando fai uscire il sole
nella tristezza che so gestire,
quando abbocco all'amo di un'euforia viziata,
conseguenza solo di una rinnovata dipendenza
che approfitta dei vuoti indifesi
per confondere i perimetri.

E odio la mia debolezza
che nutre la tua duttile resistenza,
inglobando ed espellendo,
perfetto funambolo omeostatico
con sguardo fisso allo scopo
non unico, ma perverso nel possibile.

Devo murare l'accesso a quell'angolo
dove produco illusioni deleterie e tempo perso!
oggi che vedo con chiarezza
ciò che non esiste...

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Gentile amica/o, grazie per avere letto le mie poesie, spero tu le abbia gradite e abbia voluto lasciare un tuo commento. A presto!