lunedì 2 agosto 2010

SOLITUDINE

Sfonda il muro della decenza
l'urto gelido del silenzio,
dilatandosi ingravida lo spazio circostante
fino ad asfissiarne gli angoli e le ragioni.
Deborda morboso il pensiero
senza il limite della presenza,
imputridendo l'aria
infettata dal male furente,
pigro il veleno si impossessa dell'animo
e drasticamente
chiude il bozzolo al mondo.

Senza la rete delle mani,
solo,
il mostro cresce.

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Gentile amica/o, grazie per avere letto le mie poesie, spero tu le abbia gradite e abbia voluto lasciare un tuo commento. A presto!