domenica 17 gennaio 2010

VERSO SERA

Dietro l'angolo dello stomaco
scende, verso sera,
un silenzio solenne di incenso.

Nella cattedrale delle mie stanze,
al flebile lume delle candele,
pellegrinano verso l'altare i sensi:
sollevato respiro scioglie i nodi,
disvela misteri anzitempo impenetrabili,
e affreschi d'antro buio trapelano.

Economie di emozioni risalgono,
ora libere, la fune dei ricordi
e tacciono parole improprie
nel sacro luogo, ove solo disteso sorriso
può significare.

Al fuoco fatuo della mia esistenza
sacrifico le di ieri ansie,
e dell'ormai leggera nuda terra
faccio soffice culla di rotolata pietra.

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