Voglio gioire di danza e di luce
in questo risveglio di sole,
fuori dalle porte schiuse
dove si riflettono profumi succosi
accanto alle foglie degli uccelli
che cingono l'azzurro rotondo, gonfio
a goccie, a bolle che prestano respiri,
vibranti di suoni che sfiorano corde,
come quell'idea sinfonica di verde
e la corsa che la insegue
sudando l'emozione del possibile.
La voglio ingoiare quest'aria viva
e sporcarmene le labbra,
rincorrere acque come farfalle
fra morbide onde di colline vergini,
assorbire il verde dalle palme aperte
dimenticando quell'abitudine a non capire
e ridendo l'attimo preciso, eterno
chiaro di ogni nuova ragione,
voglio tuffarmi nel fresco di questa follia
perchè è primavera ed è giusto fiorire.
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questa è migliore delle precedenti perché si guarda meno l'ombelico e riesce a costruire un mondo (o quasi).
RispondiEliminaciao!