venerdì 18 marzo 2011

...

Divoro parole dagli occhi, bramo conferme,
e rimando a un miglior tempo la rivelazione
che già comprendo nell'ansa delle paure
dove sta costruendo casa la notte.

Ho pronte le pesanti valigie dell'anima
che riciclo ad ogni respiro e depongo
tra pagine consunte di un testamento di sogni
che son la mia vita rada come un'attesa.

Rido lacrime d' impotenza che trema
e schiudo la bestemmia echeggiante
all'imbrunire dell'ultimo monte,
dove la pace dimora autosufficiente
e di me inconsapevole.

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