Divoro parole dagli occhi, bramo conferme,
e rimando a un miglior tempo la rivelazione
che già comprendo nell'ansa delle paure
dove sta costruendo casa la notte.
Ho pronte le pesanti valigie dell'anima
che riciclo ad ogni respiro e depongo
tra pagine consunte di un testamento di sogni
che son la mia vita rada come un'attesa.
Rido lacrime d' impotenza che trema
e schiudo la bestemmia echeggiante
all'imbrunire dell'ultimo monte,
dove la pace dimora autosufficiente
e di me inconsapevole.
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Gentile amica/o, grazie per avere letto le mie poesie, spero tu le abbia gradite e abbia voluto lasciare un tuo commento. A presto!