mercoledì 3 febbraio 2010

Riflessione: CADUTI NELLA RETE

Ci iscriviamo a communities
in nome della socialità,
viviamo sui social networks
in nome della tolleranza,
apriamo forum
in nome dell'apertura al dialogo,
esaltiamo il web
in nome della democrazia...
Ma ergiamo nuovi muri
dove muoiono soliloqui,
dove pensieri vengono sbranati,
dove la morale trasborda,
il luogo comune impera,
dove nessuno ascolta,
al sicuro davanti a schermi disinfettati,
virtuali mascherine antibatteriche
senza contatto.
E rinnoviamo elite,
cerchie ristrette di membri fedelissimi
alle rigide regole del gioco.
Tracotanza e ipocrisia
la nuova retorica,
mai pillola fù più indorata
di questa nuova finzione,
mai maschera più simile al vero,
mai inganno più globale!
Siamo sintomi di una pandemia fatta di catene,
potrà la rabbia salvarmi
o sarà l'ultima malattia?

1 commento:

  1. Cara Stefania, condivido le tue parole in toto. Tim Berners Lee, l'inventore del web, aveva ed ha tutt'ora un'idea diversa di cìò che dovrebbe essere il web, rispetto a cuò che sta diventando. La mia personale battaglia è proprio per difendere quell' dea. Grazie per aver, anche se inconsapevolmente, condiviso con me gli stessi pensieri.

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Gentile amica/o, grazie per avere letto le mie poesie, spero tu le abbia gradite e abbia voluto lasciare un tuo commento. A presto!