Arrotondato vento turco
sgombra le nubi astratte
nell'acidulo argento diurno.
Uccelli rari a simular stagioni
rasentano rami arresi
al mancar di linfa.
Stropicciato sole indulge
e spalma carezze alate,
tepor di cartapesta;
Stropicciato sole indulge
e spalma carezze alate,
tepor di cartapesta;
assonnato rivolo allunga
dita mentee tra le ninfe,
acqueo solletico al suo passare.
Bionde chiome di fieno
bruciano odor di mar dolce
nel campo spogliato.
Britannica l'erba suona,
antico canto a rimembrare
il tempo della mia pace.
il tempo della mia pace.
E nel ventre del momento
mie ossa, mia carne, mio sangue,
son vivo corpo
su viva terra.
su viva terra.
Ciao, ti ritrovo più classicheggiante, un saluto :)
RispondiEliminaGentile Stefania,
RispondiEliminacredo sia suo (se non è omonimia) il bel commento alle poesie del mio L'opposta riva ospitate nel blog di FARA
Grazie, col cuore.
www.fabianoalborghetti.ch
contact@fabianoalborghetti.ch
(che fatica rintracciarla!)